Definire in modo chiaro le competenze e semplificare la vita a cittadini e imprese. Sono le parole d’ordine di Confartigianato Lombardia in merito alle nuove aree vaste, gli enti che andranno a sostituire le province.
“Aree vaste in Lombardia una riforma per la competitività delle imprese e dei territori”, è questo il titolo del convegno organizzato oggi a Villa Olmo dall’associazione di categoria, associazione che ha anche presentato i risultati dello studio voluto sull’argomento dal quale emergono esigenze e prospettive degli imprenditori rispetto ai cambiamenti in corso.
“La ricerca parte dall’idea che un’associazione come la nostra, che conta 80mila imprese in Lombardia, non può restare ai margini in questa fase – ha detto Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia – vogliamo quindi concentrarci sui contenuti. In primis chiediamo una maggiore semplificazione. Gli imprenditori hanno delle esigenze reali nei rapporti con le istituzioni, in tema di burocrazia e di formazione ad esempio, bisogna evitare complicazioni, cercando di rendere la macchina più snella. Per questo – dice ancora Massetti – vogliamo essere attori protagonisti in un momento di scelta e decisioni”.
“In questa operazione è prioritaria per noi la semplificazione per i cittadini e le imprese e una migliore governance tra i vari livelli – aggiunge il presidente di Confartigianato Imprese Como, Marco Galimberti – è necessario aprire il dibattito in modo costruttivo” ha aggiunto.
In materia di confini a entrambi non dispiace l’ipotesi, emersa nelle scorse settimane, di una macro area che unisca Como, Lecco, Varese e Monza Brianza.