Occhi negli occhi con Bruce Springsteen per un ballo speciale sul palco di San Siro, davanti a 60mila persone. La fortunata è Maria Giovanna Rossini: sulla carta una dentista di 33 anni che vive e lavora a Monguzzo, dov’è anche consigliere comunale, ma da due giorni praticamente una star, in Italia e nel mondo. E’ stata lei, infatti, a salire sul palco con il Boss, domenica sera, durante la prima data italiana di Springsteen, in un San Siro da tutto esaurito mentre la band suonava Dancing in the dark. Non è la prima volta che il rocker americano porta con sé sul palco qualcuno dal pubblico. Questa volta è toccato a lei, e forse non è stato un caso. La passione per Springsteen è un affare di famiglia. Se Maria Giovanna ha imparato ad amare il cantautore del New Jersey a 5 anni, sentendo i dischi dei fratelli, il palco di Springsteen era già stato calcato dalle Rossini. «Me lo sentivo da giorni, sapevo che sarebbe stata la mia notte, tanto che avevo un cartello con me che diceva “Nel 2012 mia sorella, nel 2013 le mie nipoti, stasera tocca a me” – racconta Maria Giovanna, questa sera ancora a San Siro per la seconda data – Ho sognato questo momento per una vita e quando è arrivato il mio momento ho dato il massimo». E così è stato per Maria Giovanna, che dopo aver abbracciato il suo mito e ballato con lui, ha avuto anche l’onore di arrivare in mezzo al palco e suonare la chitarra insieme al Boss. «Alla fine mi ha regalato il plettro, che ovviamente verrà incorniciato come una reliquia – svela la dentista di Monguzzo entrata nel mito – sono ancora sconvolta, non dormo da due giorni per l’adrenalina».