Al centro del nuovo piano del traffico – è noto – vi è la parziale pedonalizzazione del lungolago di Como in orari e giornate ben definite. Di questo e della recente esondazione del Lario in piazza Cavour, che ha fatto registrare pesanti conseguenze sulla viabilità, in particolare sulla Lariana, si è parlato nella riunione di pochi giorni fa tra i sindaci della sponda orientale, l’assessore e il dirigente del settore Mobilità di Palazzo Cernezzi, rispettivamente Daniela Gerosa e Pierantonio Lorini, oltre ai tecnici della società incaricata dello studio sui flussi di traffico.
<Durante l’incontro l’assessore ci ha rassicurati – ha detto Rino Malacrida, sindaco di Torno e presidente dell’Unione dei comuni Lario e Monti – il lungolago non verrà chiuso se non si troverà una soluzione viabilistica che possa alleggerire la Lariana>.
<Dal canto nostro a breve affideremo l’incarico a un tecnico urbanista per poter presentare dopo l’estate le nostre osservazioni rispetto alla proposta del Comune – ha aggiunto Malacrida -. Su un punto siamo d’accordo con l’amministrazione comasca, ossia nel voler spostare gli autobus da piazza Matteotti per rendere più fluida la circolazione delle auto>.
I sindaci della sponda orientale durante il confronto hanno poi criticato pesantemente la gestione dell’emergenza in occasione dell’esondazione. Con la chiusura del lungolago si erano create lunghissime code sulla sponda orientale.
<Como deve attrezzarsi con un piano specifico per queste situazioni altrimenti noi collassiamo – spiega il primo cittadino di Torno – continuiamo a proporre l’apertura al contrario di via Brambilla e lo stop alle auto già da via Dante. Soluzioni che – sottolinea – non sono state prese in considerazione nelle scorse settimane ma che dovrebbero essere valutate per il futuro e forse – conclude – non solo per le emergenze>