Il lavoro della procura non si ferma, prosegue a ritmo serrato l’inchiesta sul cantiere delle paratie e l’affidamento del servizio di progettazione della terza variante, in cui viene contestata la turbata libertà nella scelta del contraente. Gli interrogatori sarebbero in corso, tra indagati che hanno scelto di confrontarsi con il pm Pasquale Addesso e altri che preferiscono attendere l’evoluzione del fascicolo. È quest’ultimo il caso di Antonella Petrocelli, segretario generale del Comune di Como dal 1 ottobre 2012 al 31 maggio 2015.
Chiamata dal pm avrebbe – tramite il proprio legale – riferito l’intenzione di non rispondere alle domande del magistrato. Anche Pietro Gilardoni, dirigente del settore “Reti” finito in carcere, non avrebbe intenzione (al momento) di parlare con la procura. E pure la seconda parte dell’interrogatorio di Antonio Ferro, dopo le 12 ore di botta e risposta della scorsa settimana, potrebbe non esserci più.
Chi invece ha affrontato le domande del pm, assistito dall’avvocato Elisabetta Di Matteo, è stato Antonio Viola, ex direttore del cantiere della paratie. Gran parte del suo interrogatorio è stato secretato. «Il mio assistito ha risposto a tutte le domande – ha detto l’avvocato Di Matteo – Era doveroso chiarire la nostra posizione rispetto alle accuse mosse».
Si è intanto svolto il Riesame chiesto dall’imprenditore Roberto Ferrario in merito ad un episodio di presunta corruzione per i lavori in Salita Peltrera. I giudici milanesi hanno confermato le esigenze legate alla custodia cautelare, attenuando tuttavia la misura e disponendo i “domiciliari”.