Se passerà alla storia come l’incontro della svolta si saprà soltanto fra qualche ora. Quel che è certo è che arrivato il momento del tanto atteso incontro sul cantiere delle paratie e che il Comune di Como, al contrario di quanto ventilato negli ultimi giorni, non si presenterà all’appuntamento con un nuovo responsabile unico del procedimento, il cosiddetto Rup.
Occhi puntati su Roma dove domani pomeriggio si terrà il vertice sul disastrato lungolago comasco. Un vertice prettamente tecnico e non politico convocato da Italia Sicura, la struttura governativa per il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche con sede a Palazzo Chigi e alle dipendenze dalla Presidenza del Consiglio. Una riunione messa in agenda dopo l’annullamento da parte dell’Anticorruzione dell’altro incontro previsto per il 16 giugno ma cancellato da Anac, appunto, dopo l’ultima bufera giudiziaria che ha investito il Comune di Como, con l’arresto (il 1° giugno) di Pietro Gilardoni e Antonio Ferro, i due dirigenti che hanno seguito il cantiere delle paratie – rispettivamente come direttore lavori e Rup – fino alle dimissioni presentate a fine marzo. Proprio sulla figura del responsabile unico del procedimento sembrava vicina la svolta, con il Comune intenzionato a nominare un nuovo tecnico in tempo per l’incontro di domani, ma alla fine la scelta del nuovo Rup è slittata e domani a Roma, da Palazzo Cernezzi, si presenteranno soltanto il sindaco Mario Lucini e il segretario generale Tommaso Stufano. “Prenderemo una decisione più mirata, per individuare il profilo più adatto in base alle indicazioni che emergeranno domani – commenta il primo cittadino – Spero che si riesca ad individuare una soluzione condivisa e in base alla strada che si sceglierà di seguire ci muoveremo per individuare il nuovo Rup”.
Tutto rimandato a domani, dunque, quando si conoscerà l’esito dell’incontro. Incontro che, come spiegato dallo stesso direttore di Italia Sicura Mauro Grassi, dovrà avere un solo obiettivo: sbloccare la situazione, stabilire chi deve farsi carico del cantiere, e capire quali lavori servono, cosa si può salvare di quanto già fatto e quale percorso seguire. “Il 23 decidiamo e dal 24 si inizia a lavorare, senza tempi morti per evitare che si resti fermi” aveva detto settimana scorsa il direttore Grassi. Per capire se sarà così bisognerà aspettare domani.