Ultime fasi, ultime operazioni per Odescalchi 2016, la maxi-esercitazione italo svizzera per testare i sistemi di protezione civile dei due Paesi iniziata nella notte fra sabato e domenica e che ha visto impegnati 250 uomini. Dopo la simulazione di un disastro ferroviario all’imbocco sud della galleria di Monte Olimpino e di un incendio boschivo a Ponte Chiasso – Sasso di Cavallasca, oggi è arrivato il momento di testare la macchina sanitaria e il sistema viabilistico in caso di emergenza. E così, mentre a Muggiò è stato allestito un ospedale da campo dell’Esercito Italiano (che in caso di emergenza potrebbe supplire l’inagibilità di un ospedale civile) i militari italiani hanno realizzato una linea di traghettamento sul lago di Como, con un ponte galleggiante motorizzato utile per aggirare le vie di comunicazione congestionate. Quindi, attraverso un ponte mobile sul fiume Breggia, i militari hanno reso possibile l’attraversamento del confine fra Italia e Svizzera a Maslianico sul torrente Breggia. Ad assistere alle operazioni odierne anche gli assessori regionali alla Protezione Civile e ai rapporti con la Regio Insubrica, Simona Bordonali e Francesca Brianza. “La nostra Sala Operativa di Protezione Civile ha seguito minuto per minuto l’evolvere degli avvenimenti – hanno detto le due rappresentanti della Regione – fornendo il consueto apporto di informazioni elaborate dal Centro Funzionale Monitoraggio Rischi ed il coordinamento dell’Unità di Crisi regionale”. L’esercitazione ha consentito, tra l’altro, di sottoscrivere un accordo transfrontaliero tra il Governo Italiano e la Confederazione Elvetica per la mutua cooperazione in caso di catastrofi o calamità naturali.