Senza Anac la riunione è inutile, dicono dalla Regione. Se non serve il nostro aiuto basta dirlo, replicano da Palazzo Chigi. Per chi ancora avesse dubbi, il concetto è chiaro: il cantiere delle paratie è tornato al centro dello scontro fra centrodestra e centrosinistra. Una partita politica che si giocherà sull’asse Milano-Roma. Le schermaglie sono già iniziate. Basta leggere il post pubblicato su Facebook in queste ore da Mauro Grassi direttore di Italia Sicura, la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche alle dipendenze della presidenza del Consiglio che da qualche settimana ha preso a cuore la vicenda paratie. Riprendendo l’articolo pubblicato oggi sul Corriere di Como e firmato da Dario Campione, Grassi scrive: “Per me un lago é un lago. Un cantiere è un cantiere. C’è chi ha sbagliato? Pagherà. Ma che i lavori vadano avanti. Maroni fa da solo? Faccia. I tavoli servono per discutere e insieme trovare una soluzione. Non ce ne è bisogno? Meglio così. #cantieriprimaditutto”.
Oggetto del contendere l’incontro fissato a Milano per il 23 giugno al quale parteciperà anche Italia Sicura assieme a Comune, Regione e Autorità di Bacino, per fare il punto sulla questione e capire come far ripartire il cantiere. Un incontro tecnico, non politico, giudicato inutile da Regione Lombardia vista l’assenza al tavolo di Anac. Se infatti Roberto Maroni si è più volte detto disponibile a farsi carico dell’opera al posto del Comune di Como, il governatore lombardo è convinto che prima di tutto serva il via libera dell’Anticorruzione.
Resta da capire chi vincerà questa partita sul destino delle paratie. Prossimo appuntamento il 23 giugno.