La scena politica comasca è in subbuglio. I fatti degli ultimi giorni – l’inchiesta su appalti e paratie, Lucini che rinuncia alla ricandidatura da sindaco – hanno accelerato l’iniziativa politica in vista delle elezioni di Como del 2017.
Il centrosinistra è impegnato nel tentare di mantenere il consenso, il centrodestra sta architettando un ritorno, dopo la scoppola di quattro anni fa. Mentre il Partito Democratico deve gestire sia i conflitti interni, sia una maggioranza in difficoltà in Comune a Como, i partiti di opposizione approfittano del momento di crisi per iniziare, di fatto, la campagna elettorale di Como 2017.
L’ha fatto Alessandro Rapinese di Adesso Como, per ora l’unico candidato sindaco, che – insieme con la collega consigliera Ada Mantovani – ha organizzato gazebo per l’iniziativa “Lucini Go Home”. L’ha fatto anche la Lega Nord, sempre oggi, sempre a Como. Oggetto dell’azione politica, anche in questo caso, il sindaco di Como Mario Lucini. Il Carroccio ha raccolto con un gazebo messaggi, su fogli di carta, scritti dai cittadini, che verranno poi inviati al primo cittadino.
Non resta fermo nemmeno il Movimento 5 Stelle, che ha contribuito a organizzare l’evento di stasera: il flash mob “Ridateci la nostra passeggiata”. Tante iniziative ma, per ora, un solo candidato sindaco ufficiale. Rapinese.
Il centrodestra aspetta che Mario Landriscina sciolga la sua riserva. Il direttore del 118 di Como deciderà entro l’estate.
Il centrosinistra, dopo aver appreso la decisione di Lucini di non ripresentarsi, dovrà ricorrere alle primarie alle quale ancora non si sa chi parteciperà. Era circolato nei mesi scorsi il nome di Marcello Iantorno, voci poi smentite dallo stesso assessore. Ma non si esclude nemmeno la partecipazione del consigliere dissidente Gioacchino Favara.
La sensazione è che, la campagna elettorale di Como, sia partita con generoso anticipo.