Il sindaco di Como, Mario Lucini, ha sciolto la riserva. Non si ricandiderà alle prossime elezioni amministrative. Dopo i rumors delle ultime ore è arrivata la sua comunicazione ufficiale. Il primo cittadino, in una nota, mette nero su bianco i motivi che lo hanno portato a questa decisione.
<Alle tante persone che negli ultimi tempi mi chiedevano se avessi intenzione di riproporre la mia candidatura per un secondo mandato e mi sollecitavano a farlo – spiega – ho sempre risposto che avrei maturato tale decisione dopo approfondita riflessione sui risvolti personali e familiari del mio impegno in politica e sulle condizioni complessive dell’attività amministrativa in Comune di Como.>
<Mi sono adoperato in questi anni con abnegazione e consapevole impegno pur tra molte difficoltà incontrate – prosegue – ora ritengo giusto sciogliere la riserva e comunicare la mia decisione di non ricandidarmi alle prossime elezioni>.
Lucini ha chiarito definitivamente la sua posizione ma allo stesso tempo ha ribadito l’intenzione di portare a termine questo mandato dopo la bufera giudiziaria che ha sconvolto l’amministrazione, ovvero l’inchiesta della procura su paratie e appalti pubblici che una settimana fa ha portato all’arresto di due dirigenti comunali – Antonio Ferro ai domiciliari e Pietro Gilardoni in carcere.
<La mia convinzione nel mantenere la disponibilità a continuare a svolgere sino a fine mandato il ruolo per cui sono stato eletto – spiega il sindaco – deriva da una valutazione dettata dalla consapevolezza dell’impegno assunto nei confronti della città e da senso di responsabilità: non ritengo giusto fuggire di fronte alle difficoltà e so che potremo realizzare ancora molto per Como.>
<In tal senso so che non mancheranno, in chi ha a cuore il bene della città, in primis assessori e consiglieri comunali, volontà ed energie a cooperare con me in quest’ultimo anno di amministrazione con lo stesso spirito di servizio e di attenzione ai comaschi con cui l’abbiamo iniziato nel 2012>.