Titoli di coda per il Como in serie B. L’avventura azzurra è finita ieri sera a Salerno, ma forse non è mai davvero cominciata, quantomeno non con il piede giusto. Difficile commentare questi 12 mesi. Un anno fa, in questi giorni, gli azzurri erano impegnati a preparare la semifinale playoff con il Matera. “Non succede ma se succede” era il motto del gruppo. E’ successo, il Como è tornato in serie B dopo 11 anni, ma niente è andato per il verso giusto. Non il ritiro, avviato a Chiavenna praticamente senza squadra, con una campagna acquisti entrata nel vivo nelle ultime settimane. Non la programmazione della stagione, rallentata dalla telenovela sulla vendita della società – poi sfumata – al campione di baseball italoamericano Mike Piazza. E così mentre la campagna abbonamenti è iniziata ad agosto, i lavori per adeguare lo stadio alla serie B sono partiti a ridosso della stagione e i tifosi hanno ritrovato il Sinigaglia, dopo un esilio a Novara, soltanto a ottobre. Tre allenatori in 42 partite e una rosa rimaneggiata a gennaio: eppure il Como non è mai riuscito a rientrare in partita e a lasciare le ultime posizioni, fino al verdetto matematico. Ora si torna in Lega Pro con tante incognite, sportive e non. Bisognerà capire chi resterà, tra mister e giocatori, e quale progetto verrà avviato per la prossima stagione. Ma a preoccupare maggiormente sono le vicende societarie. Il caso Angiuoni sulla fidejussione per il mutuo sul centro sportivo di Orsenigo è tutt’altro che chiuso. Il giudice del tribunale civile di Como ha dato ragione all’ex presidente, dicendo al Como di liberarlo dalla fideiussione (dando in alternativa reali garanzie) in 30 giorni. Garanzie arrivate, anche se ora scatteranno le verifiche di Angiuoni, mentre la società ha annunciato il ricorso in appello. Il caso è ancora aperto, insomma, mentre resta da capire cosa succederà alla società, le cui difficoltà economiche hanno spinto lo stesso giudice ad inviare gli atti in Procura. Il club – nella lettera aperta di un mese fa – ha garantito che la società non fallirà e che il Como si iscriverà regolarmente al campionato. Ora, però, servono fatti e risposte.