La fiera del lusso denominata “Como Luxury 2012”, pubblicizzata dalla società Lake Como Event, era in programma per il 7, 8 e 9 dicembre a Villa Erba. Un appuntamento unico in Italia, che prima venne spostato in avanti di 15 giorni, poi venne del tutto cancellato. Vicenda chiusa? Tutt’altro, perché stamattina in tribunale si è aperto il processo dibattimentale a carico dell’unico imputato, un 43enne di Erba, che si accreditò all’epoca come legale rappresentante della Lake Como Event. L’accusa nei suoi confronti è quella di truffa ai danni delle società che, credendo nel progetto, gli avevano dato una caparra per prenotare gli stand all’interno della fiera del lusso. Caparra poi chiesta inutilmente indietro al momento della comunicazione – il 18 dicembre 2012 – che la “Como Luxury 2012” non avrebbe mai aperto i battenti. In aula si sono costituite parte civile due aziende, una di Alzate Brianza (che aveva anticipato 1815 euro per uno spazio di 10 metri quadrati) e una di Giussano che aveva sborsato 3630 euro. Altre tre società, secondo il capo di imputazione che contestava una presunta truffa da oltre 9 mila euro, avrebbero potuto costituirsi in aula ma non si sono presentate. La tesi che sostiene la procura – pm Simone Pizzotti – è che la Lake Como Event avrebbe investito questi soldi delle caparre per “prenotare” Villa Erba senza però riuscire a restituire le somme erogate in anticipo dopo la cancellazione della fiera.