Balneabilità del lago di Como: in città, i tuffi – fino al 30 settembre – saranno consentiti solo ed esclusivamente davanti al lido di Villa Olmo, in base a quanto stabilito dai dirigenti sanitari dopo il campionamento delle acque. I trasgressori rischiano multe salatissime, fino a 500 euro. Il divieto si riferisce solamente al Comune di Como.
L’attività di campionamento delle acque di balneazione è in capo all’Ats (Agenzia di Tutela della salute), l’ex Asl. Il monitoraggio delle alghe è effettuato durante tutto l’anno mentre il controllo microbiologico è effettuato nel periodo della stagione balneabile, dal 1 maggio al 30 settembre. In base ai risultati dei campionamenti del mese di aprile, l’Ats ha comunicato al Comune che “i parametri di qualità delle acque del lago antistante il Lido di Villa Olmo sono idonei ai fini della balneazione”. Di qui, la possibilità di tuffarsi solo ed esclusivamente nello specchio d’acqua di fronte al lido.
Vietato, quindi, tuffarsi da altre zone della città di Como: molti turisti, ad esempio, nei giorni più caldi fanno il bagno nel lago anche davanti al Tempio Voltiano.
Due bracciate nelle zone vietate potrebbe costare caro: da un minimo di 25 euro, a un massimo di 500. L’ordinanza di divieto di balneazione con l’eccezione delle acque di fronte al lido è stata firmata dal sindaco e verrà fatta rispettare dagli agenti di polizia locale e dalle guardie ecologiche volontarie.