I costi dell’incendio in Santarella – i cui interni sono andati a fuoco venerdì scorso – potrebbero non essere a carico del Comune di Como. Ieri sera, nella puntata di Nessun Dorma – il talk show di Espansione TV – dedicata all’area Ticosa, l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno ha spiegato che l’edificio è coperto da una polizza assicurativa. E che, l’avvocatura comunale, ha già avviato la pratica con la compagnia assicurativa, che potrebbe coprire i danni all’edificio ma anche i costi degli accertamenti tecnici. Le cifre, ha aggiunto Iantorno, potrebbero essere nell’ordine di <alcune decine di migliaia di euro>: somme importanti, quindi, ma non tali da rischiare sbilanciare il recupero di un’area, la Ticosa, che vale svariati milioni di euro.
Sette milioni, secondo l’ultima proposta di Multi, la società che si aggiudicò l’appalto. Circa la metà rispetto alla cifra originaria. Entro tre mesi l’Agenzia delle Entrate consegnerà al Comune una stima dell’area, dopodiché le parti – Multi e Comune di Como – dovranno tentare un accordo sulla cifra.
All’interno di questa cifra è compreso un contributo di circa 2 milioni di euro per riqualificare l’edificio Santarella, unica parte della Ticosa salvata dall’abbattimento. <Decidemmo di tutelare quell’edificio – ha spiegato ieri Alberto Artioli, architetto ed ex sovrintendente ai Beni Architettonici per la Lombardia – per due ragioni. La prima è architettonica: la costruzione viene citata in un libro dell’ingegner Santarella come qualificata testimonianza di cemento armato. La seconda è di natura culturale e storica. L’edificio simboleggia la Como industriale che fu, rappresenta un luogo e un’epoca di rapporti sociali ed economici>.
In studio anche Luca Ceruti, consigliere comunale del movimento 5 Stelle, che ha ribadito una netta critica nei confronti dell’amministrazione: <il Comune – ha detto – conosceva le condizioni del Santarella, sapeva bene della presenza dei senzatetto, eppure non ha fatto niente, o non ha fatto abbastanza, per impedire ciò che è accaduto settimana scorsa>.
I commercianti erano poi rappresentati da Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como. <Nella zona circa il 50% dei negozi è chiuso. Da anni – ha detto – speriamo in un recupero della Ticosa per riqualificare il quartiere che comprende via Milano Alta, piazza San Rocco, via Cadorna, via Grandi e anche via Milano Bassa, che inizia a sentire gli effetti negativi della chiusura delle attività. L’amministrazione sapeva che l’intervento sulla Ticosa sarebbe stato lungo e complesso. Nel frattempo, avrebbe potuto riconsegnare una parte dell’area ai cittadini come posteggio>.
La puntata verrà trasmessa in replica domani alle 17 e da lunedì sarà online sul sito www.espansionetv.it