Spente le fiamme in Santarella, l’incendio scoppiato questa mattina nell’area Ticosa diventa argomento di scontro, non soltanto politico. La questione è finita in Procura, a Como, con l’esposto inviato dal Movimento 5 Stelle cittadino. “Già a giugno 2015 avevamo segnalato la situazione di degrado dell’edificio Santarella – commenta il consigliere comunale Luca Ceruti – visto quanto accaduto ci siamo sentiti in obbligo di esporre i fatti alla Procura della Repubblica di Como per accertare se vi siano eventuali responsabilità in capo alla Giunta dalla nostra città. L’incuria della città non deve mettere a rischio né l’incolumità pubblica né il patrimonio culturale che rappresenta l’edificio Santarella”.
Dall’opposizione va all’attacco anche Marco Butti, consigliere del Gruppo Misto per Fratelli d’Italia. “La cecità del Comune e della Prefettura è evidente e non può essere giustificata in nessun modo. Tutti conoscevamo la situazione. Non è possibile aspettare sempre la tragedia o la quasi tragedia per prendere coscienza di problemi più volte segnalati”. A questo proposito, Butti rilancia la necessità di controllare anche la zona dell’ex scalo merci per evitare che lì venga replicato quanto accaduto oggi in Santarella.
Accuse pesanti dall’opposizione, dunque, nei confronti dell’amministrazione comunale. L’assessore alla Sicurezza Paolo Frisoni replica chiamando in causa la gestione globale del problema immigrazione. “I numeri sono in aumento, le strutture non bastano e in città ci sono decine di aree dismesse che vengono usate come rifugi – commenta Frisoni – inutile procedere con interventi spot e anche in passato, dopo ogni sgombero, puntualmente i senzatetto sono tornati. Non è pensabile lasciare un presidio fisso delle forze dell’ordine, perché troverebbero un altro edificio fatiscente”. Dopo l’incendio odierno però, evidentemente, la questione Santarella va risolta una volta per tutte. “L’unica alternativa è murare gli ingressi – spiega l’assessore Frisoni – visto che le catene e i lucchetti del passato non hanno impedito gli accessi”.
Sulla stessa linea il collega con delega al Patrimonio, l’assessore Marcello Iantorno. “Chiaramente da parte di tutti i settori dell’amministrazione comunale ci sarà il massimo impegno affinché non si ripeta più una situazione simile – spiega – dopo gli accertamenti del caso verranno presi i provvedimenti necessari per evitare pericoli e l’ingresso di persone nell’area. Il problema va risolto non in modo provvisorio, ma definitivo”.