Finisce con un ko l’ultima trasferta stagionale della pallacanestro Cantù, impegnata ieri a Pesaro: i padroni di casa si sono imposti per 96 a 90 in un palazzetto da tutto esaurito.
Un match equilibrato come dicono i parziali: la prima frazione si chiude sul 26-25, mentre all’intervallo si arriva sul 50-47, restano tre i punti di differenza anche al termine del terzo periodo con il tabellone che segna 72-69.
“Abbiamo avuto una settimana molto difficile dal punto di vista fisico e solamente venerdì siamo riusciti ad allenarci cinque contro cinque – ha detto a caldo coach Sergej Bazarevich – Anche durante la gara non eravamo al completo per le assenze di Fesenko per infortunio e di Heslip per malattia. Ciò nonostante abbiamo lottato – ha sottolineato – Quando scendiamo in campo dobbiamo essere dei professionisti e competere perché siamo degli uomini di sport e dobbiamo cercare di essere migliori dei nostri avversari”.
Con il successo casalingo di ieri Pesaro ha guadagnato la salvezza, salvezza che Cantù aveva conquistato vincendo contro Bologna una settimana prima. “Congratulazioni ai nostri avversari – ha aggiunto l’allenatore russo – Noi in attacco abbiamo compiuto un buon lavoro, ma in difesa siamo stati decisamente negativi. Credo proprio che la cattiva difesa individuale sia stata la causa della nostra sconfitta. Bisogna poi riconoscere – ha concluso il tecnico biancoblu – che sicuramente ha inciso molto anche il fattore campo”.
Per l’ultima di campionato, mercoledì 4 maggio, a Cucciago è in programma lo storico derby con Varese.