Prezzi più alti per benzina e gasolio a Como. Un’anomalia in una realtà di confine alle prese con la concorrenza della vicina Svizzera. Eppure più ci si avvicina al confine più è possibile, in particolare nel capoluogo, trovare tariffe meno economiche, soprattutto nel confronto con Lecco, Monza Brianza o Milano, dove non esiste il sistema carta sconto carburante.
Una situazione anomala secondo il delegato comasco dell’Unione nazionale consumatori, Mauro Antonelli. «I consumatori – commenta – dovrebbero aver la pazienza di osservare queste oscillazioni e premiare i virtuosi. Ovviamente anche noi siamo pronti a intervenire per verificare ogni segnalazione». Difficile capire da cosa dipenda questa anomalia comasca.
«Eventuali politiche di mercato differenti non alimentano il margine del gestore, vincolato al prezzo consigliato dalla compagnia» ha detto ieri Daniela Maroni, consigliere segretario di Regione Lombardia e rappresentante comasco dei benzinai che si è detta pronta a chiedere un confronto.
La risposta delle compagnie petrolifere non si è fatta attendere. «I prezzi finali non sono “imposti”, ma da diversi anni sono i gestori a stabilirli» replicano dalla TotalErg, spiegando come le tariffe dipendano da diverse variabili, come le modalità di erogazione (fai da te o servito), la concorrenza nell’area, la tipologia di impianto (assistito o meno) e i costi di logistica per rifornirlo. Secondo la stessa compagnia, per esempio, la media prezzi dei rispettivi punti vendita delle province di Como e Lecco è praticamente identica (anche se la statistica provinciale non può tener conto delle differenze a ridosso del confine con la Svizzera) mentre variano quelli di Monza «che però – precisano dalla TotalErg – fa parte di un’area di mercato sensibilmente diversa dalle prime due». Parlano di «prezzi simili» anche i responsabili Q8 che spiegano, però, come la presenza della carta sconto renda difficile l’approdo in provincia di Como dei punti vendita automatizzati con prezzi più convenienti che invece si possono trovare altrove, per esempio nel Monzese. «Per beneficiare della carta – spiegano dalla compagnia – è necessaria sempre e comunque la presenza di un addetto per redimerla ed effettuare le necessarie attività di verifica».
Sta dalla parte dei benzinai, infine, il direttore della Cna di Como Alberto Bergna. «E’ la legge del mercato, ogni distributore stabilisce prezzi e servizi da offrire alla clientela – dice – non accusiamo una categoria che rischia già molto».