Il ritrovamento di reperti archeologici, fra resti di edifici medievali e scheletri umani, fa slittare di un mese la fine del cantiere per la riqualificazione di piazza Grimoldi. Dopo Pasqua, come concordato, si procederà con la chiusura degli scavi e il cantiere entrerà nel vivo, una volta approvato il progetto esecutivo modificato proprio alla luce dei ritrovamenti, con qualche albero in meno e una pavimentazione che richiamerà la Como sotterranea. Una città nascosta che continua a riservare sorprese, come la scoperta di altri tre scheletri quasi perfettamente conservati dopo il primo emerso settimana scorsa, il giorno prima dell’open day in cantiere, con visite guidate alla scoperta di tutti i ritrovamenti di questi mesi. In cantiere in questi giorni anche un’antropologa del laboratorio di archeologia dei Musei Civici, la dottoressa Anny Mattucci, che analizzerà i quattro scheletri rinvenuti durante gli scavi, risalenti al 1600 circa visto che prima, in quei luoghi, c’era l’antica facciata della chiesa di san giacomo, demolita a fine 1.500