Non si fermano le indagini per chiarire i contorni dell’omicidio di Alfio Vittorio Molteni, l’architetto di Carugo ucciso lo scorso 14 ottobre fuori dalla sua abitazione. Ieri la svolta, i carabinieri hanno arrestato il presunto killer Michele Crisopulli, in manette anche un secondo uomo, Stefano Posca, accusato di averlo aiutato a dare fuoco alla macchina della vittima.
Resta da capire però quale sia il movente del delitto e soprattutto chi sia o siano i mandanti.
La tesi della procura di Como e dei carabinieri del reparto operativo di Como, è che gli esecutori siano stati inviati da qualcuno a Carugo con il compito di «gambizzare» e spaventare la vittima – come già era stato fatto in passato per tre volte – ma non per uccidere. Ed è proprio indagando su queste precedenti intimidazioni che sarebbero arrivati elementi poi utili alle indagini sul delitto. Non filtrano troppi particolari, ma sembrerebbe che il nome della famiglia Crisopulli fosse già finito sul tavolo degli inquirenti qualche mese fa, e in merito proprio ad un atto intimidatorio con l’architetto nel mirino.