107mila euro in più nelle casse del Comune di Como, nel 2015, grazie alla riscossione delle multe relative a infrazioni commesse da auto straniere, soprattutto svizzere. Il pugno di ferro comasco nei confronti dei cosiddetti furbetti ticinesi al volante inizia a dare i suoi effetti. Dall’inizio dello scorso anno, del resto, una società genovese (Sarida Srl) ha l’incarico di notificare e gestire le multe prese in città dagli stranieri. “I primi risultati tangibili ci sono – commenta il comandante della polizia locale di Como Donatello Ghezzo – ora dobbiamo capire cosa rappresentano, in termini percentuali, queste entrate. A questo proposito faremo un punto della situazione con la società incaricata nelle prossime settimane, forse già entro la fine del mese”.
La nuova linea dura del Comune di Como trova conferma anche nel bilancio annuale 2015 diffuso oggi dal CCPD Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso nel quale si segnala un’impennata di richieste, da parte dell’Italia, di identificazione di targhe elvetiche che hanno commesso infrazioni al codice della strada. 16.054 le richieste nel 2015, +40% rispetto alle 11.466 del 2014. “Questo non significa che le infrazioni di svizzeri in Italia siano aumentate – spiega il capitano Cristophe Cerinotti del CCPD – ma dimostra come i Comuni si siano attivati per riscuotere le contravvenzioni tra gli automobilisti stranieri. Nella maggior parte dei casi le richieste sono arrivate da Como, ma non mancano altri Comuni di frontiera e perfino Milano”.
Grande decisione, vedere a volte con quale prepotenza si atteggiano questi stranieri specialmente per la velocità nei centri abitative non. Se noi facciamo la stessa Cisa a chiasso, ci arrestano…..saluti