Aree vaste: tra un mese si inizierà a disegnare il nuovo territorio che sostituirà la Provincia di Como.
La data è stata fissata oggi dal governatore regionale Roberto Maroni, intervenuto al Tavolo per la Competitività riunito al parco scientifico tecnologico ComoNext di Lomazzo.
Maroni ha dato appuntamento al 15 aprile per <entrare nel merito della proposta del territorio sull’assetto della futura area vasta>. Territorio che, in larga parte, chiede di unificare le province di Como e di Lecco, evitando ciò di ricalcare la divisione territoriale utilizzata per le Ats (ex Asl): Como fusa con Varese e l’Altolario con Sondrio.
<La discussione che parte dall’assetto delle nuove Ats è solo un’ipotesi di lavoro per cominciare a discutere – ha precisato Maroni – L’ho sempre detto, fin dalla prima volta in cui si è affrontata la questione all’inizio di gennaio. Siamo pronti a rivedere i confini se dal territorio arriveranno proposte convincenti. Del resto – ha osservato – anche per le Ats, abbiamo sempre detto che i perimetri decisi, erano da considerarsi sperimentali. A giugno ci siamo già impegnati a fare una verifica per vedere se la riforma funziona. Lo stesso faremo per quanto riguarda la proposta sulle Aree vaste. Qualcuno vuole alimentare polemiche, dando per definitive decisioni che non sono ancora state prese>.
Il governatore ha poi aggiunto che <è già attiva una cabina di regia, guidata dal sottosegretario Fermi, che comprende Regione, ANCI, Upl e Unioncamere, per discutere insieme e trovare una soluzione omogenea, anche per quanto riguarda le associazioni di categoria, pure loro interessate in questo periodo da un riassetto territoriale. Abbiamo già fatto una serie di riunioni e predisposto un testo base, che serve per discutere>.
Quanto al percorso per le nuove aree vaste, Maroni ha spiegato che <se la riforma della Costituzione verrà approvata dai cittadini al referendum che si terrà in autunno, il Parlamento dovrà poi approvare una legge nazionale per definire compiti e confini delle future zone di Area vasta. Come Regione Lombardia abbiamo voluto anticipare i tempi, iniziando a interrogarci su come vogliamo sia organizzata la nostra regione>.