La lotta all’inquinamento passa anche dalla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare delle città, troppo spesso costituito da palazzi vecchi. Basta pensare che un appartamento inserito in un condominio inquina come due automobili e che il riscaldamento degli edifici residenziali – soprattutto se centralizzati – è la seconda fonte di smog. Sul banco degli imputati i cosiddetti condomini energivori, costruiti fra gli anni ’70 e ’90. Se n’è parlato oggi a Como, nella sede cittadina dell’ANCE, dov’è stata presentata la campagna istituzionale di diagnosi energetica dei condomini comaschi, con il patrocino di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Como e in collaborazione con Anaci Como, che rappresenta gli amministratori. Quasi 200 tonnellate di anidride carbonica abbattute grazie alla riqualificazione energetica di 10 condomini di Como e provincia dopo la diagnosi nell’ambito dell’attività ECOndominio per l’efficienza energetica. La campagna 2016 mette a disposizione 50 indagini gratuite per individuare il problema e proporre soluzioni efficienti che potrebbero portare – senza spese extra per i condòmini – all’abbattimento di oltre 1.100 tonnellate di anidride carbonica.