Falso made in Italy, sequestrati dalla finanza oltre 330mila capi per oltre 3milioni di euro di valore di mercato. Tutto è iniziato lo scorso 26 febbraio, quando al valico commerciale di Ponte Chiasso gli agenti delle Fiamme Gialle, in collaborazione con i funzionari doganali, hanno controllato un camion con targa polacca che trasportava merce proveniente dalla Cina. Il carico, passando da Inghilterra e Ungheria, era destinato a Milano. All’interno del mezzo i finanzieri hanno trovato e sequestrato circa 109mila cappelli riportanti scritte come “Pisa” o “Italia” che avrebbero potuto ingannare il consumatore sulla reale provenienza del prodotto. Il pedinamento del camion ha poi permesso ai militari di raggiungere un deposito con annesso negozio, nell’hinterland milanese, dove hanno sequestrato altri 136mila accessori (dai cappellini alle cinture). Ieri, infine, le ultime perquisizioni che hanno portato al sequestro di quasi 90mila capi della stessa tipologia. Oltre 330mila, in totale, i prodotti sequestrati in violazione alla normativa sul made in Italy – perché ingannevoli dal punto di vista della provenienza geografica – per un valore di mercato di oltre 3 milioni di euro.