I carabinieri di Como sono riusciti a catturare il ladro d’appartamento che, in pochi giorni, aveva messo a segno nove colpi, quasi tutti nel quartiere di Sagnino.
L’operazione è iniziata il 18 gennaio, quando i militari hanno effettuato un sopralluogo in una casa di Sagnino svaligiata. Hanno rilevato impronte e – elemento fondamentale – una goccia di sangue persa dal malvivente: sono così riusciti, in un secondo momento, a risalire all’identità del ladro, già noto alle forze dell’ordine. Si tratta di un albanese del 1990, senza fissa dimora ma con “base” nei dintorni di Pioltello. Agile, capace, di forzare serrature con trapani a mano e piedi di porco, il ladro rubava oggetti piccoli e facili da smerciare, come catenine d’oro e gioielli.
Grazie all’attività di indagine, i carabinieri hanno attribuito all’albanese a otto furti denunciati a Sagnino tra il 19 e il 23 gennaio. In totale, quindi, il ladro deve rispondere di nove episodi di furto ma anche di una rapina impropria: durante la partita di Coppa Italia Alessandria-Milan, contando sul fatto che molte famiglie fossero allo stadio, l’albanese 26enne ha visitato un appartamento della città piemontese, ma è stato scoperto e ha ingaggiato una colluttazione con i proprietari.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata al ladro ieri a Pioltello. Questo perché, il 26enne, era stato arrestato in flagranza di reato poche ore prima a Monza e processato per direttissima. Aveva l’obbligo di firma dai carabinieri di Pioltello, zona dove – a suo dire – risiedeva il padre. I carabinieri di Como quindi hanno arrestato l’albanese, su ordinanza del tribunale di Como, e l’hanno portato al carcere San Vittore di Milano.