Lettere e bollette sempre a domicilio, ma soltanto a giorni alterni. Uno scenario tutt’altro che irrealizzabile ma sempre più vicino anche a Como città, dove nel giro di pochi mesi – forse già da giugno – potrebbe essere completamente rivoluzionato il sistema di consegna. “Un servizio a singhiozzo” denunciano i rappresentanti della Uil Poste, che non hanno aderito all’accordo raggiunto nei giorni scorsi da Poste Italiane sul recapito a giorni alterni. “Il muro contro muro non serve e i cittadini saranno comunque tutelati” replicano i rappresentanti della Cisl Poste che invece, assieme alle altre sigle, hanno firmato l’accordo.
La nuova modalità, dopo una fase sperimentale, diventerà sempre più diffusa, anche in provincia di Como, per raggiungere l’obiettivo di coprire quasi il 25% della popolazione nel 2017, una volta a regime. “Si era parlato di un processo graduale, invece stiamo registrando una decisa accelerazione” commenta Giuseppe Incorvaia della Uil Poste Como. Con il recapito a giorni alterni la consegna degli invii postali (ad eccezione della posta urgente) viene effettuata un giorno sì e uno no: lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana, martedì e giovedì in quella successiva. Una modalità già sperimentata, da ottobre, in 13 comuni della provincia di Como, tutti in Val d’Intelvi ad eccezione di Brienno. A loro, nei prossimi mesi, si aggiungeranno altre realtà comasche, secondo il piano che verrà deciso giovedì a Milano. Si parla già di recapito a giorni alterni entro fine anno nell’Erbese, nel Canturino e perfino nel capoluogo.