Primo dietrofront del Comune di Como, seppur parziale, dopo cinque giorni di caos per i nuovi posti moto di via Rubini. E’ successo ieri sera in consiglio comunale dove il sindaco di Como, Mario Lucini, ha incontrato i residenti che in questi giorni hanno protestato contro i parcheggi per le moto, avviando una raccolta firme che ha già superato le cento sottoscrizioni, raccogliendo consensi non soltanto fra chi abita in via Rubini. Il primo cittadino, che si è scusato con i residenti per i disagi subiti in questi primi giorni, ha parlato di correttivi da adottare, dal punto di vista della segnaletica e della collocazione dei posti moto, pur ribadendo il suo giudizio positivo sull’operazione. La palla ora passa ai tecnici. Il settore Mobilità – a meno di una settimana dalla creazione dei posti contestati – ha già inviato alla Polizia Locale e al settore Reti una proposta di modifica. Nessuna rivoluzione però: la proposta allo studio punta semplicemente a cancellare sei stalli per agevolare l’ingresso dei residenti nei parcheggi privati e il transito delle auto di passaggio. Allo studio anche modifiche sulla segnaletica in via Cavallotti per fare in modo che in via Rubini entrino solo gli automobilisti autorizzati e quelli che intendono parcheggiare nell’autosilo Jasca, essendo scomparsi tutti gli altri parcheggi a pagamento in piazza Volta.