La maggioranza in Comune a Como scricchiola: nella seduta di ieri, un ordine del giorno promosso dalla minoranza è stato approvato grazie al voto favorevole di quattro consiglieri di maggioranza e all’astensione di un quinto consigliere sempre di maggioranza.
Una crepa all’interno dello schieramento che sostiene il sindaco Mario Lucini, il quale peraltro era intervenuto poco prima della votazione. Difficile, quindi, pensare che dietro l’esito del voto non vi sia un chiaro messaggio politico indirizzato al sindaco e all’amministrazione.
L’ordine del giorno in questione era stato presentato dal consigliere di opposizione Marco Butti. L’esponente di Fratelli d’Italia chiedeva di <impegnare sindaco e giunta ad adoperarsi per cercare tutte le soluzioni possibili per istituire il servizio notturno della polizia locale durante tutte le notti nell’arco della settimana>.
Il documento è passato grazie al voto favorevole della minoranza, ovviamente, e di quattro consiglieri di maggioranza: Gioacchino Favara e Raffaele Grieco del Partito Democratico, e Luigino Nessi e Celeste Grossi di Paco Sel. Tredici no e quattordici sì. Fondamentale, per l’approvazione della proposta della minoranza, l’astensione di un consigliere Pd, Vito de Feudis.
<In questa votazione – è il commento del consigliere Butti – sono emersi problemi e contraddizioni sia nel Partito Democratico, sia nella maggioranza. Le scene isteriche di qualche consiglierei, ieri sera, testimoniano l’assenza di serenità che caratterizza questa amministrazione>.