Altro che “buona scuola”. La riforma del governo – secondo i sindacati – ha peggiorato la situazione dei precari. Ne sono convinti i rappresentanti comaschi di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda che oggi hanno spiegato le ragioni della mobilitazione in arrivo. Se da un lato infatti, con la riforma della scuola ci sono state molte assunzioni per questo anno scolastico, troppi insegnanti sono stati inseriti ad anno in corso, con evidenti difficoltà, mentre il numero dei docenti senza cattedra resta troppo elevato.
Ad oggi, secondo i calcoli dei sindacati, in provincia di Como ci sono circa mille precari rimasti in attesa di un posto nelle graduatorie provinciali ad esaurimento, ai quali vanno aggiunti gli altri insegnanti (per i quali è impossibile fare una stima) inseriti nelle graduatorie d’istituto, mentre paradossalmente per alcune classi di concorso mancano docenti, tanto che vengono chiamati da altre province. Il vero problema però, secondo le organizzazioni sindacali, riguarda l’annunciato bando di concorso per le assunzioni future, considerato inadeguato e penalizzante soprattutto perché non darebbe sufficiente risalto agli anni di servizio.