Stop ai contributi distribuiti “a pioggia”, sì ad un regolamento preciso con una serie di parametri verificabili e vincolanti.
Sono stati questi i temi al centro dell’incontro organizzato oggi a Milano dal Pd, alla presenza del deputato della X Commissione-Attività Produttive, Vinicio Peluffo, nell’ambito delle politiche messe in campo a sostegno delle emittenti locali in un momento di grandi cambiamenti.
La Legge di Stabilità 2016 definisce, infatti, che una parte delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone Rai (che da quest’anno, per ridurre il fenomeno dell’evasione, sarà inserito nella bolletta di fornitura di energia elettrica) sarà destinata anche al finanziamento dell’emittenza televisiva e radiofonica locale che svolge un servizio di pubblico interesse. Servono quindi criteri più precisi affinché le risorse vengano destinate soltanto alle realtà che lo meritano. Una richiesta che gli addetti ai lavori sostengono e avanzano già da tempo.
Parametri puntuali e difficilmente alterabili come il personale impiegato, i dati di ascolto, le ore dedicate all’informazione locale, mettono d’accordo la politica, con la Camera dei Deputati e il Senato che si sono già espressi, il Corecom (il comitato regionale per le comunicazioni) e le associazioni che riuniscono tv e radio locali. Manca però un passaggio fondamentale quello del governo, al momento il testo della legge è ancora troppo generico.