I gioielli nascosti sotto piazza Grimoldi non fermeranno il cantiere per la riqualificazione, ma potrebbero modificare il volto della piazza futura, costringendo i progettisti a spostare alberi e fontane. Oggi nuovo sopralluogo nella zona, con i tecnici del Comune di Como, l’assessore competente Daniela Gerosa e i funzionari della Soprintendenza ai Beni Archeologici e ai Beni Monumentali, per fare il punto alla luce dei continui ritrovamenti di reperti, durante gli scavi: tratti di pavimentazione e di muratura, a quanto pare di epoca medievale, che potrebbero essere collegati all’antica chiesa di San Giacomo. Per avere un quadro completo dei tesori sotterranei di piazza Grimoldi ed effettuare le rilevazioni necessarie per accertarne la tipologia, gli scavi continueranno anche nei prossimi giorni. La Soprintendenza tornerà quindi in città a metà mese per definire una volta per tutte i ritrovamenti e mostrarli alla città, con la possibilità per la stampa e le associazioni che si occupano di archeologia di entrare nel cantiere. Una sorta di palcoscenico pubblico prima che tutto venga interrato nuovamente, anche se non è escluso un rimando alla Como sotterranea anche nella nuova piazza.
“Si sta valutando l’opportunità di valorizzare gli elementi rinvenuti attraverso una diversa composizione della pavimentazione” precisa il responsabile del procedimento per il Comune di Como, l’architetto Giuseppe Cosenza, che spiega anche come questi ritrovamenti potrebbero cambiare il progetto di riqualificazione della piazza, per quanto riguarda il posizionamento di fontana e alberi che potrebbero essere spostati. Nel frattempo il cantiere andrà avanti nelle aree non interessate dai ritrovamenti. Per quanto riguarda i lavori, iniziati il 19 gennaio, è stata completata la scarifica per rimuovere l’asfalto preesistente ed è stata posata la nuova tubazione di Acsm Agam.