Nel 2015 la provincia di Como ha perso 643 imprese e 621 addetti. Un dato in controtendenza rispetto alla media regionale: in Lombardia, sempre nel 2015, sono infatti aumentati – pur di percentuali decimali – sia gli addetti, sia le imprese. Letto così, il dato può sembrare particolarmente preoccupante. In realtà – pur non essendo certo un indicatore positivo – è comune al resto della regione: la media, soprattutto sul numero delle imprese, è positiva grazie al traino di Monza e Brianza e di Milano. In tutte le altre province lombarde il numero delle imprese diminuisce. A Como nel 2015 si contavano 42.682 imprese: 643 in meno del 2014, un calo dell’1,5%. Altri dati, tra quelli forniti dalla Camera di Commercio di Milano, aiutano poi a capire l’identikit delle imprese comasche. Il 9% delle imprese è guidato da cittadini stranieri. Gli imprenditori giovani rappresentano poi, il 9,3% del totale, e quasi un’impresa su cinque – il 18,5% – è nelle mani di una donna. Infine, gli addetti. Le 42.682 imprese comasche impiegavano nel 2014 148.695 addetti: nel 2015 l’economia lariana ha perso 621 addetti, pari allo 0,4%. Saldo positivo, invece, per due delle province confinanti, Varese e Lecco. Ma, anche in questo caso, a trainare la Lombardia sono le province di Milano e Monza e Brianza.