Roma contesta i conti del Sant’Anna – e di un’altra decina di ospedali lombardi – e minaccia tagli per riportare il bilancio in pareggio. I vertici dell’azienda Lariana e dell’assessorato regionale alla Salute sono però pronti a presentare un dossier al ministero per rivendicare il pareggio di bilancio della sanità della Lombardia.
La Legge di Stabilità impone agli ospedali con i conti in rosso un piano di rientro. In attesa dei conteggi ufficiali del ministero della Salute, dalle prime informazioni è emerso che in Lombardia oltre dieci strutture – tra le quali il Sant’Anna, oggi azienda socio sanitaria territoriale Lariana – non avrebbero i bilanci in regola.
In queste ore, il presidente della Regione Roberto Maroni dovrebbe inviare un dossier a Roma per chiarire la situazione. «Il sistema sanitario lombardo da un decennio ha i conti in ordine e offre un livello qualitativo dei servizi molto elevato – dice Salvatore Gioia, direttore amministrativo dell’Asst – il bilancio del Sant’Anna è in pareggio e non ci sono sprechi di risorse». Secondo il ministero invece, i conti non tornano. «È una questione tecnica – spiega Gioia – Alcune funzioni non tariffate, come il trasporto dei pazienti in situazione di emergenza, devono comunque essere garantite. Secondo le regole attualmente utilizzate dal ministero però queste voci e altre simili sono fuori dai margini e il risultato è che i conti sembrano in rosso».
La direzione generale Sanità starebbe preparando a questo proposito un dossier per il ministero perché il problema è comune a molte strutture della regione. Il direttore amministrativo di Como confida in un chiarimento della situazione. «Il Sant’Anna non ha i conti in rosso e credo che ci sarà modo di chiarirlo con il ministero – conclude Gioia – Si tratta far comprendere come siamo organizzati e arrivare a codificare attività essenziali che eroghiamo e dobbiamo continuare a garantire ai pazienti».