Como: a meno di una settimana dall’avvio, i lavori per la riqualificazione di piazza Grimoldi sono già fermi. La pala degli operai si è scontrata con due reperti archeologici che, nelle prossime ore, verranno analizzati e vagliati dalla Soprintendenza soprintendenza regionale.
La riqualificazione di una delle piazze comasche chiuse al traffico dall’amministrazione comunale parte quindi in salita.
Nello spazio, il progetto prevede la posa di sei carpini coltivati a pergola e di una fontana lineare, in granito, con seduta perimetrale, illuminata con led subacquei.
E i lavori erano iniziati proprio dalla fontana. Più precisamente, gli operai stavano posando il locale tecnico a servizio della fontana. I membri della ditta incaricata dell’assistenza allo scavo – ditta scelta tra quelle indicate dalla Soprintendenza – hanno trovato, nel primo scavo, una lastra di pavimentazione, nel secondo scavo un tratto di muratura.
Domani mattina la Soprintendenza effettuerà un primo sopralluogo per valutare l’entità dei reperti, ma nel frattempo i lavori si sono ovviamente fermati. <Non ho ancora visto gli scavi – premette Nicoletta Cecchini, soprintendente archeologico per la Lombardia – ma i resti sono compatibili con ciò che si si poteva aspettare. Dal sopralluogo di domani decideremo come precedere. Come tutelare, ma anche come procedere>.
La diocesi di Como, la cui sede è a due passi dal cantiere di piazza Grimoldi, ricorda che <un anno fa l’Ufficio Arte Sacra aveva sollevato alcuni rilievi sul progetto, in considerazione del particolare contesto interessato dal cantiere. In questo momento – aggiungono dalla diocesi – è corretto attendere gli esperti della Soprintendenza, che sapranno dare indicazioni precise sul tipo di ritrovamenti fatti>.
Speriamo che non finisca come i reperti trovati vicino a Santa Teresa con i cavalletti ormai ruggini sono presenti da anni. Como è un incompiuta , peccato, è ridotta così da questi incompetenti che vanno a toccare ciò che non devono