Con l’ordinanza che disciplinava l’accesso alla Ztl di Como annullata dal Tar si apre la questione multe e la possibilità secondo il presidente dell’associazione civica utenti della strada, l’avvocato Mario Lavatelli, di chiedere un rimborso per chi ha già pagato. Il tribunale amministrativo regionale – è noto – si è espresso sul ricorso presentato dal comitato “No ztl” guidato dal consigliere comunale di Adesso Como, Alessandro Rapinese affiancato dai legali Mario Lavatelli e Vincenzo La Torraca respingendo la domanda di risarcimento del danno e dichiarando inammissibile l’intervento in giudizio di Confcommercio, ma annullando l’ordinanza siglata dal sindaco, Mario Lucini, il 5 febbraio 2014 perché doveva essere firmata da un dirigente. E proprio da Palazzo Cernezzi viene puntualizzato che l’istituzione della Ztl nasce da delibere che non sono state messe in discussione, cosa che invece – come detto – è avvenuta per l’ordinanza di accesso. Se il comune minimizza il comitato rilancia e pensa già di ricorrere in appello.
Il provvedimento del Tar pone una serie di possibili contestazioni da parte degli automobilisti che in questi anni sono stati sanzionati in un contesto ritenuto “non in regola” ma anche per i commercianti che ritengono di aver subito un danno legato alla Ztl, si pensi ad esempio alle attività che hanno chiuso i battenti in piazza Roma. Negozianti che hanno sempre puntato il dito contro la nuova Zona a Traffico Limitato.
Intanto in serata la nuova ordinanza è stata firmata dal comandante della Polizia Locale di Como, Donatello Ghezzo.