Domenica l’inseguimento tra ladri e carabinieri. Oggi, i militari hanno recuperato al refurtiva grazie all’aiuto di un cittadino: il bottino è custodito nella stazione di Albate, a disposizione di chi dovesse riconoscere qualche oggetto.
I riflettori della cronaca tornano a illuminare Albate: non passa praticamente giorno senza il racconto di un furto, di un tentato furto o di un incontro ravvicinato tra forze dell’ordine e malviventi nello storico quartiere a sud di Como.
L’ultimo episodio, come detto, risale a domenica: una banda di ladri è incappata in una pattuglia dei carabinieri della stazione di Albate, che girava per il quartiere proprio per prevenire i furti in abitazione.
Braccati dai militari, i balordi si sono dati alla fuga al volante di un’autovettura tra le vie cittadine, tallonati dai carabinieri.
Con la pattuglia alle calcagna, i malviventi hanno capito di doversi disfare della refurtiva e così hanno abbandonato monete, monili in oro e accessori di moda. Poi, con una manovra azzardata, rischiando di coinvolgere altre auto, sono riusciti a scappare.
Oggi, con l’aiuto di un cittadino, i carabinieri di Albate hanno recuperato il bottino: gioielli, collane, portafogli firmati, monete. Tra gli oggetti trafugati, persino una trousse da manicure, che probabilmente i ladri hanno incamerato durante una razzia senza nemmeno sapere cosa stessero arraffando.
Tutti gli oggetti sono alla stazione dei carabinieri di Albate, a disposizione dei cittadini per un eventuale riconoscimento.
Questo episodio – l’ennesimo nel quartiere – è un nuovo campanello d’allarme: i residenti di Albate si sentono sotto assedio. Domenica un inseguimento tra ladri e carabinieri, sabato un altro episodio simile tra malviventi e polizia.
Proprio nel weekend, su iniziativa del consigliere comunale del M5S Luca Ceruti, è partita una raccolta firme per chiedere rafforzamenti delle misure di sicurezza nel quartiere. Un appello sottoscritto da quasi mille cittadini.