Nelle prossime ore potrebbe muoversi qualcosa nell’area ex Ticosa e intanto rispunta l’ipotesi parcheggio.
Dovrebbe partire – forse già domani – la cosiddetta “caratterizzazione” dello scavo attorno alla cella tre, quella ancora da bonificare nei pressi della Santarella.
Di fatto verrà avviata una sorta di catalogazione per capire quali materiali e in quali quantità dovranno essere rimossi. Da questa operazione dipenderà il conto finale della bonifica dell’area – che già si attesta intorno ai 4 milioni di euro.
Mentre si attende di conoscere questo dato – non certo trascurabile – l’incertezza sul futuro della superficie di via Grandi ha riaperto uno spiraglio per quanto riguarda il possibile ripristino del parcheggio.
Nonostante lo scetticismo manifestato fino a poco tempo fa da alcuni componenti della giunta, Palazzo Cernezzi nelle scorse settimane ha commissionato alla società Como Servizi Urbani di accertare la fattibilità e di individuare i costi di questa ipotetica operazione.
Molto se non tutto dipende da un accordo con Multi, la società che si era aggiudicata l’appalto per la costruzione del nuovo quartiere.
In caso di intesa il comune potrebbe anche chiedere a quest’ultima di accollarsi le spese di completamento della bonifica prima di procedere con i lavori. Se l’intesa invece dovesse saltare o arenarsi i problemi per l’amministrazione si moltiplicherebbero: bisognerebbe innanzitutto trovare le risorse per saldare il conto dell’eliminazione dei veleni del sottosuolo e poi si renderebbe necessario procedere a un nuovo bando di gara per la riqualificazione dell’area. Operazione che potrebbe richiedere almeno un paio di anni. Periodo nel quale, per non lasciare inutilizzato lo spazio, il comune potrebbe decidere di destinarlo, tutto o solo in parte, di nuovo a parcheggio, un parcheggio che sarebbe comunque prezioso per la città.
Tutte ipotesi al momento. Come detto tutto dipende dall’esito della trattativa con Multi.