Lo scandalo delle paratie di Como divide le opinioni dei cittadini e – in modo ancor più marcato – maggioranza e opposizione in consiglio comunale. Gli schieramenti, a Palazzo Cernezzi, sono facilmente identificabili: la maggioranza che fa scudo attorno a Mario Lucini, l’opposizione che l’attacca e ne chiede le dimissioni. Ma anche la città si divide tra chi assegna pesanti responsabilità al sindaco, e chi invece difende il suo operato.
Nel 2012 Lucini si è candidato dicendo ai comaschi che avrebbe fatto di tutto per risolvere il pasticcio delle paratie. Quando è stato eletto ha tenuto per sé la delega alle grandi opere, lasciando intendere che – nel bene e nel male – le sorti del cantiere delle paratie sarebbero state responsabilità sua. Oggi, con un cantiere fermo, una variante al progetto pesantemente criticata dall’Anticorruzione e un’indagine della Procura aperta, Lucini è chiamato quindi a rendere conto della situazione.
Il centrodestra ne chiede le dimissioni. Lo stesso ha fatto il Movimento 5 Stelle: Beppe Grillo, dalle colonne del suo blog, ha invitato il sindaco – per usare un eufemismo – a fare un passo indietro.
A difesa del sindaco sotto assedio, nasce un’iniziativa, una petizione che, nelle prime 24 ore, ha raccolto una sessantina di firme. “Io sto con Mario”. <Siamo un gruppo di cittadini comaschi, che circa tre anni e mezzo fa, aveva deciso di sostenere l’esperienza della lista di Mario Lucini – si legge nella presentazione – Riteniamo, ora come allora, che la storia personale di Lucini, la sua integrità e la sua competenza lo indichino come la persona più adatta a guidare l’amministrazione della nostra città>. Un salvagente lanciato al sindaco Lucini che, in queste ore, sta nuotando in acque a dir poco agitate.
IL COMUNICATO DELLA MAGGIORANZA
In serata è arrivato un comunicato firmato da Pd, Como Civica, Paco-Sel, Italia dei Valori e Partito Socialista nel quale si rinnova il sostegno a Lucini. <Le forze politiche di maggioranza in Comune di Como esprimono il loro forte e convinto sostegno e la loro piena solidarietà umana e politica al Sindaco Mario Lucini in relazione all’informazione di garanzia da lui ricevuta, quale rappresentante legale dell’istituzione, nella certezza che il suo operato sulla difficile questione delle paratie a lago sia sempre stato condotto nell’interesse esclusivo della città>. <Regione Lombardia – si legge ancora nel comunuicato – non può ora addossare al Comune la responsabilità delle scelte compiute, avendo pienamente condiviso tutta la procedura intrapresa>.