Caso paratie, dopo il blitz della Finanza di lunedì che ha portato all’acquisizione di documenti e strumenti, entra nel vivo l’indagine coordinata dal pm Pasquale Addesso, che vede indagati il sindaco di Como, Mario Lucini, l’ex sindaco Stefano Bruni, e quattro dirigenti comunali: Antonio Ferro, responsabile del procedimento, il predecessore Antonio Viola (oggi in pensione), il direttore del cantiere Pietro Gilardoni e Giuseppe Cosenza, dirigente del settore Urbanistica. Indagati anche un ex dirigente e un direttore di Sacaim.
La Procura di Como ha affidato formalmente l’incarico a un consulente per analizzare le apparecchiature sequestrate (computer fissi, portatili e telefonini) per ricavare tutti i dati. Il consulente avrà quindi 30 giorni di tempo per estrapolare tutte le informazioni contenute che verranno poi passate al setaccio.
Nel frattempo si studia anche in Regione. Ieri il governatore lombardo, Roberto Maroni, si è detto disponibile a farsi carico dell’opera affinché non resti incompiuta. Una linea ribadita oggi al commissario cittadino della Lega Nord Eugenio Zoffili, durante l’incontro di questo pomeriggio a Palazzo Lombardia.
“I tecnici della Regione stanno effettuando verifiche con l’Anticorruzione rispetto all’eventualità che il Pirellone prenda in carico l’opera – spiega Zoffili che aggiunge – dopo questa fase Maroni vorrà incontrare direttamente il presidente di Anac Cantone e, in caso di riscontro positivo, si deciderà il da farsi, mentre i 12,5 milioni messi a disposizione dalla Regione restano congelati”. Maroni vuole dunque un confronto diretto con Raffaele Cantone, numero uno dell’Anticorruzione, l’ente che settimana scorsa ha fondamentalmente bocciato la terza perizia di variante sul cantiere delle paratie, l’ultimo progetto messo a punto dall’amministrazione comunale. Soltanto dopo la fase di verifica con l’Anac la Regione deciderà come muoversi. In queste ore, dunque, a Palazzo Lombardia si studia la pratica paratie. Il governatore Maroni ha dato incarico all’assessore al Territorio Viviana Beccalossi di seguire la questione, assieme al sottosegretario alla presidenza Gustavo Cioppa che oggi preferisce non sbilanciarsi. “La gestione dell’appalto sta attraversando un ulteriore momento di difficoltà – spiega Cioppa – ma il presidente Maroni, data la rilevanza regionale del progetto vuole che l’opera sia comunque portata a termine. Ora è il momento di studiare il problema per valutare le ipotesi percorribili”.