Commissariare il cantiere delle paratie. La proposta, rivolta al sindaco di Como Mario Lucini, arriva dal sottosegretario di regione Lombardia nonché coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandro Fermi.
All’indomani delle perquisizioni della guardia di finanza e degli avvisi di garanzia per il primo cittadino, il suo predecessore Stefano Bruni e di altre sei persone (tra cui quattro dirigenti comunali) l’unica strada possibile secondo Fermi – condivisa peraltro dall’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi – è quella di commissariare l’opera.
<Credo che oggi soltanto un soggetto terzo possa consentire di uscire da questa situazione – chiarisce Fermi – direi al sindaco Lucini di avanzare questa richiesta, oggi quest’opera deve confrontarsi con Procura, Corte dei Conti e Anticorruzione. Mi sembra difficile che un amministratore possa ragionare con questi tre soggetti, mentre un commissario – a mio avviso – potrebbe farlo>.
Parlando della richiesta di dimissioni avanzata da quasi tutta l’opposizione in consiglio comunale il sottosegretario spiega che <Si tratta di un atto che spetta a Lucini e che deve essere valutato assieme alla sua maggioranza>. <Quello che chiedo oggi al primo cittadino – dice ancora Fermi – è che per il bene della città non si ostini a tutti i costi a proseguire un percorso che appare ormai bloccato, ma che ragioni sulla possibilità che un soggetto esterno possa occuparsene in modo autonomo>. <Ovviamente – sottolinea – vanno fatte tutte le valutazioni tecniche del caso>.
<Un’ipotesi quella del commissariamento – conclude – che viene condivisa anche dall’assessore, Viviana Beccalossi con la quale ho parlato stamattina>.
Quindi una riflessione sull’operato del primo cittadino. <A distanza di tre anni ci ritroviamo a un punto ben peggiore rispetto alla situazione che ha ereditato – dice infine Fermi – ben altra cosa rispetto all’impegno preso con i suoi elettori>.