È arrivato il verdetto dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sul cantiere delle paratie antiesondazione di Como. E non si può certo parlare di “via libera”.
Nella delibera vengono infatti confermati numerosi scostamenti dalle regole del codice dei contratti pubblici e una carente conduzione tecnica e amministrativa dell’esecuzione del contratto, oltre a errori in parte già riferibili al progetto originario. Tra le criticità viene anche confermata l’inopportunità della più recente nomina del direttore dei lavori. Nell’atto conclusivo però, si dà atto che, a seguito della prima contestazione delle risultanze istruttorie, il Comune di Como ha proceduto ad una riduzione dell’originaria variante, che, pur non apparendo per molti aspetti soddisfacente, è espressione della volontà dell’amministrazione di portare a compimento un’opera molto sentita dalla collettività penalizzata anche da precedenti disfunzioni di vario tipo. In conclusione con la delibera, che sarà trasmetterà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario e alla Procura della Corte dei Conti, l’Autorità invita il Comune di Como a valutare se e quali misure ritiene congrue per la prosecuzione o la risoluzione del contratto, considerando tutte le criticità emerse dall’attività di vigilanza e riportate dettagliatamente nell’atto.