Il nero della roccia. Il verde dei prati. Due colori che, in montagna, ci si aspetta di vedere fino a ottobre. Dopodiché, se madre natura facesse il suo corso regolare, verde e nero lascerebbero posto al bianco della neve.
Quest’anno, però, il manto bianco non ha coperto le montagne lombarde. Non ancora, sperano i comuni che vivono di turismo invernale. Il caldo e, ancor di più, l’assenza di precipitazioni trasformano i paesaggi montani.
E così, sfogliando le webcam puntate sulle località sciistiche, ci si imbatte in immagini piuttosto insolite. Come il panorama di Livigno: sul “piccolo Tibet” nevica spesso in primavera, ma oggi l’altopiano a 1.800 metri è quasi completamente verde.
Non c’è traccia di neve naturale nemmeno a Santa Caterina Valfurva, 1700 metri, dove l’unica stretta lingua bianca è formata dalla neve artificiale sparata dai cannoni per coprire. Verde, anzi, verdissimo il panorama a Bormio (1.400 metri). Sul passo Gavia, a quota 2.600 metri, dove di solito la neve copre tutto, si vede solamente una timida imbiancata che non basta nemmeno a coprire i prati.