
Le polveri sottili a Como continuano a salire. L’aria diventa sempre più pesante. Sia in senso ambientale, sia in senso politico: il Pm10 raggiunge quota 85 microgrammi al metro cubo, 35 in più del limite, e gli ambientalisti attaccano il Comune di Como.
Nei giorni scorsi Legambiente aveva criticato la scelta di Palazzo Cernezzi di non bloccare il traffico, a differenza di quanto fatto da Milano. L’affondo di oggi porta invece la firma di Elisabetta Patelli, ecologista di lungo corso, portavoce regionale dei Verdi, che attacca Bruno Magatti, politico noto per la sua sensibilità ai temi ambientali, nonché assessore all’Ambiente del Comune di Como.
<Finite le compere natalizie che hanno paralizzato i nostri amministratori – attacca Patelli – ci si sarebbe aspettati finalmente qualche iniziativa. Magatti non può più fare finta di nulla. La grossa fonte di polveri sottili è imputabile al traffico> dice la portavoce dei Verdi, che poi attacca anche l’assessore alla Mobilità Daniela Gerosa per il piano del traffico, e quindi torna a colpire Magatti, che – dice – <lancia tutti gli anni il suo appello all’autodisciplina e alla responsabilità del cittadino. Bene, se siamo noi cittadini a dover risolvere i problemi auto disciplinandoci, l’Amministrazione non serve e deve andare a casa, così cominciamo a spegnere le caldaie del Comune. L’impressione – conclude Patelli – è che l’intera Amministrazione sia completamente defilata in attesa che piova per poter tornare a mettere la testa sotto la sabbia>.
Magatti, che ieri ha partecipato al vertice in Regione sull’emergenza smog con Maroni, non risponde direttamente a Elisabetta Patelli, ma ribadisce le perplessità sul blocco del traffico di Milano. <Milano, e lo dico senza polemica, ha concentrato il traffico e le polveri prima delle 10 e dopo le 16. Noi, oltre a subire il traffico festivo di chi viene a Como per una gita, dobbiamo anche fare i conti con una conformazione particolare: la chiusura dell’asse della Napoleona è impossibile, perché Como non può essere aggirata per andare, ad esempio, verso Blevio o Bellagio. Posso assicurare che siamo ben consapevoli del problema e vogliamo adottare situazioni che accelerino un processo, virtuoso, di cambiamento. E poiché crediamo nella sensibilizzazione e nell’informazione, abbiamo anche diffuso una serie di raccomandazioni>.
Un vademecum di consigli, tra i quali: evitare uno stile di guida aggressivo o riscaldare il motore da fermo, condividere l’auto, ridurre la velocità a 40 orari in città e 90 sulle strade extraurbane, evita di scaldare ambienti non destinati alla permanenza come box e garage, non utilizzare caminetti, stufe a legna con un rendimento inferiore al 70%, tenere chiuse le porte di ingresso, e rinunciare a fuochi d’artificio e giochi pirotecnici nei festeggiamenti di fine anno.
L’elenco completo delle raccomandazioni del Comune di Como è consultabile a questo indirizzo.