L’idrometro praticamente in secca, le rampe per le barche scoperte, i muretti delle rive completamente esposti: il lago di Como è basso.
Il livello del Lario è abbondantemente al di sotto sia della media stagionale, sia dei valori dell’anno scorso: le rilevazioni ufficiali indicano che il lago è 34 centimetri al di sotto dello zero idrometrico. L’anno scorso, a gennaio, era a poco meno di 60 centimetri sopra lo zero: quindi, rispetto a un anno fa, il Lario è più basso di quasi un metro.
Mediamente, stando ai valori forniti dal consorzio dell’Adda, in questa stagione il Lario è attorno a quota 43 centimetri, quasi 80 in più rispetto ad oggi.
Non piove ormai da due mesi: se, da un lato, la siccità favorisce l’accumulo degli inquinanti e rende irrespirabile l’aria, dall’altra minaccia le coltivazioni. <Novembre e dicembre sono stati i mesi più aridi dell’anno>, spiega Coldiretti Lombardia. <La media è di appena 15 millimetri di precipitazioni – sottolinea l’associazione – contro i 39 medi dell’ultimo semestre>.
Il lago di Como basso e l’assenza di precipitazioni preoccupa i coltivatori comaschi. <Non piove e non nevica, quindi non si stanno formando le riserve idriche per l’estate – spiega Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti di Como e Lecco – il lago basso costituirà poi un problema per tutte le aziende della pianura padana che prendono acqua dal bacino lariano>.
E non è tutto. <Siamo preoccupati per ciò che ci attende nel 2016 – conclude Trezzi – le temperature sono fuori dal normale, alcune essenze rischiano di fiorire in anticipo. Poi, visto l’inverno anomalo, non sappiamo come sarà la primavera. Due anni fa un mese di pioggia consecutiva rese i campi inaccessibili per la semina. Speriamo non accada di nuovo>.