
Milano affronta l’emergenza smog di petto e blocca il traffico: auto ferme da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre dalle 10 alle 16 nel capoluogo regionale. Un provvedimento che si sta estendendo a macchia d’olio. I motori resteranno spenti anche a Cinisello, Sesto San Giovanni, Rho e Pavia. Nelle prossime ore probabilmente si aggiungeranno altri Comuni. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha ribadito che servono <misure vaste>, e che al problema <non si può restare indifferenti>.
Como e Cantù, però, vanno controcorrente. Il blocco delle auto è <inutile e tardivo>, secondo l’assessore all’Ambiente del Comune di Como, Bruno Magatti. Il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, definisce addirittura il provvedimento <una presa in giro>. Sia a Como che a Cantù le polveri sottili sono oltre il livello di guardia. A Como martedì erano scese, per la prima volta dopo tanti giorni, sotto i livelli di guardia, ma ieri – ultimo dato disponibile – sono nuovamente schizzate oltre la soglia: una concentrazione di Pm10 pari a 71 microgrammi al metro cubo, contro i 50 fissati come valore limite. Aria ancora più pesante a Cantù, dove la concentrazione di polveri sottili ieri era pari a 87 microgrammi al metro cubo d’aria.
Le ultime rilevazioni di Milano sono addirittura più basse, rispetto a Cantù, eppure nella città del mobile le auto non verranno bloccate. <Questi sono inutili palliativi – tuona il sindaco, Claudio Bizzozero – Mi preoccupo per la qualità dell’aria tutto l’anno, non solo a dicembre. So bene che la causa principale è il riscaldamento degli edifici, tant’è che d’estate il Pm10 non sale alle stelle. Pisapia dovrebbe avere più coraggio e rinnovare i riscaldamenti dei megacondomini degli anni Sessanta. Io – conclude Bizzozero – non rincorro sindaci del Pd che fanno provvedimenti spot per assecondare un certo ecologismo da salotto>.
Per Bruno Magatti, assessore all’Ambiente del Comune di Como, il blocco da lunedì a mercoledì prossimi è una misura inutile e tardiva: <Da domani a domenica il traffico crollerà – spiega Magatti – si ferma la corsa agli acquisti, scuole uffici e aziende sono chiusi, molte persone partono. Perciò non sono preoccupato per i giorni tra lunedì e mercoledì. Il picco di polveri – continua l’assessore – verrà invece registrato il primo gennaio, così com’è già accaduto Sono pronto a scommettere. La città diventa un grande attrattore di traffico per la notte di Capodanno, e i fuochi d’artificio vengono utilizzati in modo massiccio. Perciò inviterei a riflettere sul Capodanno, più che sui prossimi giorni. Il momento più critico, lo ripeto, sarà all’inizio del 2016>.