È russo, come il patron di Cantù, ma prima di questa avventura conosceva Dimitrj Gerasimenko praticamente solo di nome.
Ex giocatore professionista di grande rilievo (ha militato anche nel Gorizia e nel Trieste), medaglia d’argento con l’Urrs ai mondiali del 1990, dieci partite con gli Atlanta Hawks in Nba, Sergey Bazarevich è il nuovo allenatore della Pallacanestro Cantù.
Classe 1965, Bazarevich ha una carriera da allenatore lunga dieci anni, costellata anche da una vittoria in Eurochallenge nel 2013. <Ringraziamo Fabio Corbani per quel che ha fatto sulla panchina di Cantù – ha premesso Daniele Della Fiori, direttore sportivo – ma ora voltiamo pagina. Bazarevich è un tecnico di grande spessore, con una carriera da giocatore esemplare>.
Il nuovo tecnico si è presentato alla stampa. Toni pacati ma decisi, ha dichiarato subito gli obiettivi: playoff in campionato e andare più avanti possibile in Fiba Eurocup. Anche se la sua intenzione è migliorare la squadra passo dopo passo.
<L’obiettivo è vincere più partite possibile, ed è ciò che dice ogni allenatore dice così. Vorrei migliorare il gioco della squadra, e renderlo attrattivo per i tifosi: elemento molto importante, perché dopotutto giochi per la gente e i tifosi devono apprezzare il modo in cui la squadra gioca>, spiega il tecnico russo, che sa bene come, arrivare a Cantù, significhi entrare in un tempio del basket italiano. <E’ una bella sensazione essere qui – dice – perché questo è un luogo storico per la pallacanestro, è come toccare la storia di questo sport. Il club ha un sacco di titoli>.
Arrivato ieri in Italia, il nuovo coach ha preso contatti oggi con la squadra: domani sera non sarà in panchina contro Bologna solamente perché non è stato ancora possibile completare l’iter burocratico del tesseramento. Ma Bazarevich ha già le idee piuttosto chiare della direzione in cui lavorare. <Credo che la difesa possa essere migliorata. La squadra deve giocare in modo più fisico e capire meglio come gestire la fase difensiva>.