La concentrazione di polveri sottili ha un andamento ormai imprevedibile: sotto la soglia d’allarme nel weekend, altissima lunedì e di nuovo bassa ieri, pur al di sopra del valore limite.
Sicuramente incidono le condizioni atmosferiche, così come i riscaldamenti. Tuttavia è difficile immaginare che un ruolo primario, in queste oscillazioni, lo abbia il traffico: ieri, giorno di mercato, Como più caotica rispetto a lunedì, quando peraltro alcuni negozi o esercizi commerciali sono chiusi.
Ad ogni modo, i dati pubblicati oggi da Arpa Lombardia dicono che, ieri, la centralina di via Cattaneo a Como ha registrato una concentrazione media di 56 microgrammi al metro cubo di polveri sottili: 6 in più rispetto al valore limite, fissato a quota 50, ma quasi la metà rispetto a lunedì, quando il Pm10 era schizzato a quota 105.
Stesso, identico valore a Erba: 56 microgrammi. Polveri più alte invece a Cantù (69 microgrammi). Scendendo verso Milano, i livelli aumentano: a Meda, ad esempio, ieri si respiravano 128 microgrammi al metro cubo di polveri sottili.
Poiché a Como ancora non sono trascorsi tre giorni con le polveri sottili sotto quota 50, restano attive le misure antismog introdotte venerdì scorso. Quindi, in città vige il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 3 dalle 8.30 alle 18 (per i privati) e dalle 7.30 alle 9.30 (per i veicoli commerciali), l’abbassamento dei riscaldamenti di un grado (da 20 a 19) e la riduzione di due ore (da 14 a 12 ore) della durata giornaliera di attivazione degli impianti.