Misure di sicurezza straordinarie per il Giubileo. Non solo in Vaticano, non solo a Roma, ma anche a Como dove per tutto il giorno si è lavorato per controllare e saldare i tombini del centro storico. In città l’Anno Santo inizierà domenica 13 dicembre, con la processione che partirà alle 16 dalla basilica del Crocifisso in viale Varese – dopo la celebrazione – per raggiungere il Duomo di Como, con l’ingresso del vescovo mons. Diego Coletti dal portale principale. E come già accaduto a Roma nei giorni scorsi o a Milano per la prima della Scala, anche sul Lario sono state aumentate le misure di sicurezza. Fin dal mattino, oggi, operai hanno lavorato in città murata per controllare e saldare i tombini del centro, con la supervisione di poliziotti in divisa. «Si tratta di attività di prevenzione pianificate da tempo alla luce di importanti manifestazioni, come il Giubileo – spiega il questore di Como, Michelangelo Barbato – Stiamo applicando le direttive che arrivano dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica locale e nazionale. In questo particolare momento storico il livello di attenzione è stato alzato e c’è un grande lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire tutte le possibili situazioni di pericolo». Misure di prevenzione elevate, dunque, che verranno applicate a Como e in provincia, con la collaborazione delle forze dell’ordine sul territorio, in tutte le particolari manifestazioni, come la Feste dell’Indipendenza del Burkina Faso in programma il 12 dicembre al Palasampietro con la presenza di autorità consolari o le partite del Como allo stadio. Proprio ieri al Sinigaglia hanno esordito i metal detector che, tra l’altro, verranno usati anche domenica per l’apertura del Giubileo nella diocesi di Como. Sempre domenica, ovviamente, ci sarà una massiccia presenza di forze dell’ordine, in divisa e in borghese, non solo nella Cattedrale comasca ma in tutte le chiese giubilari (e quindi anche i santuari di Ossuccio e Villa Guardia) e nella basilica del Crocifisso di viale Varese, dove inizieranno le celebrazioni comasche per l’Anno Santo.
Lavoro parzialmente malfatto e quindi parzialmente inutile.
Me ne ero già reso conto nell’osservare gli operai al lavoro.
Non si trattava di professionisti esperti, Nessun controllo sullo stato della superficie metallica su cui effettuare la saldatura. Nessun intervento sul naturale strato di ossido. Ed oggi alcune saldature sono, come era prevedibile, saltate (davanti alle porte del Duomo ci sono due tombini, basta andare a vedere; non saranno senz’altro gli unici). Lavoro quindi inutile. I costi però ci sono stati e probabilmente ce ne saranno ancora da sborsare. Quello che fa rabbia è che, come spesso capita, nessuno controlla che il lavoro appaltato sia stato eseguito correttamente e sia quindi efficace. Esempi ce ne sarebbero numerosi. La risposta che si sente spesso “non ci sono i soldi” non fa altro che aumentare la rabbia.