Il secondo lotto della Tangenziale di Como torna a far parte dei progetti della Regione. Il consiglio regionale ha votato oggi un emendamento alla risoluzione sul Documento di Economia e Finanza che prevede il reinserimento del tratto di strada dall’Acquanegra ad Albese con Cassano, ovvero il completamento della Tangenziale, nel piano territoriale regionale.
Il documento è stato approvato con 57 voti favorevoli e 8, quelli dei CinqueStelle, contrari. Il testo varato dal consiglio regionale chiede alla giunta di Palazzo Lombardia di “prevedere l’aggiornamento della salvaguardia urbanistica del completamento della Tangenziale di Como secondo il tracciato che sarà condiviso con gli enti territoriali interessati nell’ambito del sistema viabilistico pedemontano, attraverso una nuova progettazione da realizzarsi entro sei mesi, in accordo tra Regione Lombardia, Cal e Pedemontana”.
La polemica sul secondo lotto della Tangenziale di Como era scoppiata nelle scorse settimane, dopo che il presidente Roberto Maroni aveva assicurato la disponibilità delle risorse per la realizzazione dell’opera, precisando però che il progetto era bloccato a Roma. In realtà, il secondo lotto era stato stralciato dal piano delle opere della Lombardia.
“Ho lavorato con l’assessorato per far reinserire il secondo lotto nel sistema Pedemontano – dice il sottosegretario Alessandro Fermi, Forza Italia – Il documento che abbiamo condiviso inoltre impegna la giunta a procedere con la progettazione preliminare della via alternativa al primo tracciato, che si è rivelato molto costoso. I secondi lotti verranno finanziati alla fine dei lavori complessivi della Pedemontana e sarà importante arrivare almeno con le idee chiare sul progetto migliore”.
“La Tangenziale di Como è un’arteria troppo importante, uno snodo viabilistico necessario per tutta la convalle. Non vogliamo perdere tempo e intendiamo andare avanti, fino in fondo”, ha commentato il consigliere segretario Daniela Maroni. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Francesco Dotti, Fratelli d’Italia e Dario Bianchi, Lega Nord.
L’esponente del Pd Luca Gaffuri aveva messo a punto due emendamenti sul secondo lotto, poi ritirati in vista dell’accordo per un testo condiviso. “L’obiettivo era rimettere a tema il secondo lotto della tangenziale – dice – I miei emendamenti avevano un carattere urbanistico, questo impegna sul progetto ed è un primo risultato. E’ la smentita di quello che aveva detto Maroni ed è un impegno per arrivare a una soluzione entro sei mesi su un progetto univoco sul quale procedere”.