Giornata decisiva, domani, per il futuro della Imas di Mariano Comense, azienda specializzata nella produzione di particolari componenti meccaniche nella quale lavorano 56 persone.
Lunedì, al termine di un’assemblea, i dipendenti e i rappresentanti sindacali hanno indetto uno sciopero che continuerà fino a domani, giorno in cui sono attese comunicazione sul futuro dell’azienda da parte dei vertici della società.
<I pagamenti degli stipendi – spiega Massimiliano Corti, della segreteria della Fim Cisl dei Laghi – sono fermi da agosto. Ed è un problema. Ma le preoccupazioni principali sono altre e sono relative alla continuità dell’azienda. Su questo tema non abbiamo garanzie, ed è ciò che chiediamo>. Al momento, aggiunge il sindacalista della Cisl, l’azienda non è interessata da ammortizzatori sociali, perché l’attività nelle scorse settimane non mancava. <Ciò che manca ora – prosegue Corti – è la liquidità per portare avanti il lavoro. L’azienda è stata presa in affitto da un gruppo legato a una finanziaria, che per ora non ha investito grandi cifre, nella speranza forse che il lavoro creasse le necessarie marginalità. Ora – conclude il rappresentante della Fim – vorremmo conoscere il destino dell’azienda. L’iniziativa di sciopero continua fino a domani, giorno in cui i vertici spiegheranno l’esatta situazione a soci e sindaci, quindi conosceremo il destino dell’azienda>.