Arrivano con il calare della notte. A poco a poco occupano ogni angolo disponibile all’interno e all’esterno della stazione San Giovanni. Con cartoni e coperte di fortuna delimitano il proprio spazio e lì rimarranno fino al sorgere del sole. In questi ultimi giorni, complice il primo freddo, il numero dei senzatetto e dei disperati in cerca di un riparo è salito. Se ne contano più di 50. Come documentato nei giorni scorsi anche dal consigliere comunale di Como, Marco Butti che denunciava una situazione limite con i viaggiatori – soprattutto quelli che si muovo al mattino presto – a fare lo slalom tra i giacigli improvvisati. Un problema che puntualmente si presenta ogni anno e che vede schierate in prima linea le associazioni di volontariato, il Comune e la Caritas. <Come sempre siamo concentrati sul tema, in sinergia con Palazzo Cernezzi e gli altri soggetti – spiega Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como – Stiamo lavorando per contrastare un’emergenza sempre più pressante. La situazione in stazione è ben nota – conferma – e i numeri di quanti la usano come rifugio aumentano> .
Oltre al sostegno quotidiano, a partire dal prossimo primo dicembre (e fino al 2 aprile 2016), sarà attivo, nell’ambito del progetto “Emergenza freddo”, il servizio di accoglienza notturna per le tante persone senza dimora della città di Como che non trovano ospitalità negli altri alloggi disponibili. L’accoglienza è organizzata in alcuni ampi locali del Centro Cardinal Ferrari, in via Sirtori a Como.