Strage di Erba, c’è un possibile “elemento dimenticato”. Ad affermarlo è la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di quattro persone: Raffaella Castagna, il figlioletto di due anni Youssef, la nonna Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Si tratta di alcuni peli trovati proprio sulla felpa del bambino, un elemento che potrebbe, secondo il collegio difensivo che ne ha chiesta l’acquisizione, apportare elementi significativi.
Il caso sarà in apertura del prossimo numero di Crimen, la rivista investigativa, in edicola domani.
“Ci siamo trovati di fronte a questo elemento per caso – ha detto l’avvocato Fabio Schembri – nel corso del carteggio tra le procure che si rimpallano la competenza sulla nostra istanza di acquisizione dei vecchi reperti ancora in carico a Ris e Università di Pavia, cioè quelle di Como e Brescia. Ora sappiamo due cose: che sono stati trovati dei peli sulla felpa del bambino vittima della strage, e che questi reperti non sono stati analizzati. Ci sembra doveroso farlo ora – aggiunge – visto che potremmo non trovare nulla di anomalo o al contrario trovare qualche nuovo attore sulla scena del delitto”.
La strage di Erba risale all’11 dicembre 2006.